Caipiroska #13 | Esplorare le possibilità del linguaggio
Parlare chiaro è un valore, e c'è un festival che lo dimostra
Caipiroska arriva in ritardo di una settimana, la più torrida dell’anno, tra veglie sudate e tramontana da condizionatore, telefonate, email, call, uffici stampa e un sito web da montare. Da tempo sognavamo di dedicare un evento al valore del plain language (linguaggio chiaro), e finalmente l’evento fu.
La chiarezza è ordine: ti raccontiamo una cosa per volta.
Grazie di essere con noi, e buona lettura.
Sulla scrivania ho una foto del giorno della mia prima laurea. Scendo la scalinata della Facoltà di Lettere a La Sapienza, ho un cappotto nonostante sia aprile, tra le mani stringo le centoventisette pagine della tesi di laurea in filosofia del linguaggio.
Ammetto l’ingenuità dell’epoca: ero sinceramente convinta che quell’esplorazione delle possibilità del linguaggio sarebbe diventata prestissimo un lavoro, magari di ricerca, e retribuito.
Diverse collaborazioni gratuite e colloqui fallimentari dopo, mi rassegnai all’idea che riflettere sui linguaggi non era un valore di mercato. Trovai un’agenzia che faceva siti web e iniziai un carriera come addetta al data-entry.
I siti si facevano in html, e quelli della mia agenzia erano drammatici, nel design e nelle parole. All’ennesimo disastro col cliente, il capo ebbe un’idea: prendete la laureata in Lettere e mettetela a scrivere.
Tra le primissime schede aziendali per non so che fiera al progettare contenuti usabili (il lavoro che faccio oggi) c’è un arco narrativo da viaggio dell’eroe, attraverso epifanie, cadute e resurrezioni.
In ogni fase ho imparato qualcosa e disimparato qualcos’altro, e ognuna mi ha lasciato un’esperienza che si è sedimentata sulla conoscenza precedente, scolastica, universitaria, professionale.
Progettare contenuti usabili è costruire un metodo sistematico che tocca ogni aspetto della nostra esperienza umana. È la capacità di riflettere sui linguaggi che usiamo per dare vita alle storie in modo chiaro e comprensibile, e la possibilità che quel racconto arrivi a chi ascolta così com’è stato pensato, e senza fraintendimenti.
In questi anni ho scelto la metodologia dello UX Content per immaginare prodotti digitali e tecnologici facili da usare per tutte le persone, per migliorare la qualità della comunicazione aziendale, per aiutare a ottenere un certificato pubblico, per rendere meno opachi gli annunci di lavoro.
L’ho fatto grazie alla capacità che ha il linguaggio di essere usato, di essere compreso, di generare decisioni e azioni consapevoli.
Guardando quella foto mi viene da sorridere. Abbiamo appena completato il sito web di un evento che esplora tutte queste possibilità.
Ho ritrovato la filosofia del linguaggio nel punto che credevo più lontano.
Valentina, 19 luglio 2023
Un festival per parlare di linguaggio chiaro, inclusivo, accessibile
Ci pensavamo già da un po’: l’idea di dedicare un evento ai contenuti UX ci era venuta durante la revisione di “Scrivi e lascia vivere”. Poi è cresciuta, e dai contenuti chiari nel digitale e nella tecnologia siamo arrivati al linguaggio chiaro tout-court.
Il 21 e 22 settembre 2023 terremo il primo Festival dedicato al Linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile. Si chiama DiParola: il nome ce l’ha regalato Antonio Paolini, direttore delle Guide del Gambero Rosso, e ci piace moltissimo perché contiene i due temi a cui teniamo di più, il potere del linguaggio di costruire mondi e l’impegno a renderlo comprensibile a tutte le persone.
Il linguaggio chiaro ha un enorme valore: è inclusivo, accessibilebile e democratico perché permette la partecipazione ampia alla vita civile. Ma è anche un vanktaggio di business, che premia le aziende che lo scelgono perché avvicina le persone ai loro prodotti, migliora la reputazione e riduce le controversie.
Abbiamo lanciato un po’ il cuore oltre l’ostacolo: toccheremo l’antilingua e le regole del plain language, non solo nella tecnologia ma anche nella pubblica amministrazione, diritto, lavoro, finanza, medicina, energia. E lo faremo con ospiti di grande esperienza.
Facciamo qualche spoiler: accanto a Valentina Di Michele saranno con noi Emanuela Piemontese, Michele Cortelazzo, Luisa Carrada, Giorgio Trono, Roberta Zantedeschi e altri ancora.
Ci ha colpito la disponibilità delle persone alle quali abbiamo chiesto di partecipare. Emanuela Piemontese e Michele Cortelazzo sono la storia della cultura del parlare chiaro in Italia. Piemontese ha lavorato per molti anni con Tullio De Mauro e ha creato con lui dueparole. Mensile di facile lettura e l’indice di leggibilità Gulpease (probabilmente l’hai usato per vedere quanto un testo sia facile da leggere). Cortelazzo è accademico ordinario dell'Accademia della Crusca e autore del libro Il linguaggio amministrativo. Principi e pratiche di modernizzazione.
Luisa Carrada È la scrittura usabile nel digitale. Se oggi siamo qui è grazie al suo blog Mestiere di scrivere: quello che sappiamo sulla scrittura chiara l’abbiamo imparato da lei.
Giorgio Trono è l’avvocato che rende facile il diritto. Si occupa di legal design, una disciplina che applica i principi del design thinking e dell’information design per costruire documenti legali comprensibili.
Roberta Zantedeschi è la chiarezza nel mondo del lavoro e delle HR. Svolge un compito non semplice: dare a chi offre e chi cerca lavoro strumenti di comunicazione trasparenti e onesti.
Tutte queste persone ci hanno detto subito sì, con entusiasmo e fiducia nel progetto e nella sua visione etica.
Proprio per questa visione etica abbiamo scelto di dare la possibilità a un pubblico ampio di partecipare a DiParola: sarà online e gratuito.
Se però l’evento ti piace e credi che la qualità vada premiata, abbiamo creato anche due proposte a prezzo pop con molti vantaggi, che ci aiuteranno a sostenere i costi e a progettare con tranquillità le edizioni future.
Make me think
Sono appena uscite le linee guida ISO sul Plain Language, con gli standard di riferimento ufficiali per la scrittura di documenti utilizzando il linguaggio chiaro:
sono disponibili in inglese o francese
sono a pagamento, ma è puoi scaricare primi 3 capitoli gratis
contengono 2 appendici: le linee guida e un esempio di lista di controllo. Da tenere sempre a portata di mano.
Il 12 e 13 ottobre a Venezia si tiene il Summit di Architecta. Il tema di quest’anno è Dire, fare, progettare. perché un atto linguistico è (un atto) generativo. Puoi candidarti come speaker entro il 28 luglio 2023.
Good times
DiParola calling!
Progettare un festival da zero a cento è sfidante, ma l’entusiasmo e la voglia di partecipare ci fanno credere che ce la faremo.
E allora:
se i temi legati alla semplificazione del linguaggio interessano te o l’azienda in cui lavori
se credi nel valore della chiarezza, una parola alla volta
se ti va di supportare concretamente DiParola, Festival del Linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile
diventa sponsor della prima edizione: scrivici, abbiamo validi motivi per dire che ne varrà la pena.
“Che significa progettare qualcosa con la scrittura?
Significa che le tue parole stanno costruendo l’esperienza di altre persone”.
Writing is designing, Michael J.Metts e Andy Welfe
La canzone del mese l’ha scelta Fabiola, e la descrive così:
Un po’ punk, un po’ rock, un po’ rockabilly, impossibile non farsi trascinare dal ritmo di batteria, dalle pause e dall’iconico ritornello. Che sia dedicata a un amore tormentato, a una relazione lavorativa tumultuosa, a una situazione di vita faticosa, o semplicemente vogliate scaricare un po’ di tensioni in vista delle ferie, questa canzone è l’ideale. Attenzione però alla cervicale.
(Se ti piace, c’è un bel docufilm dedicato ai Clash: si chiama Rude Boy, è del 1980, e lo trovi su Mubi).
Ci vediamo a settembre,
Hey ho, let’s go!
Valentina, Giorgia e Fabiola di Officina Microtesti