Caipiroska #16 | Microcopy che parlano di soldi
UX Writing, banche e ansia: cronaca di una convivenza possibile
Qualche mese fa ho partecipato a Strong Her, programma di Qonto dedicato all’imprenditoria femminile. Qonto ha uno dei team di UX Writer più grandi d’Europa, diverse persone che conosco lavorano lì (Andrea Zucchiatti è anche docente alla Masterclass che coordino in cobranding con Talent Garden): insomma, durante la serata finale è nata l’idea di fare un’analisi del content design del suo homebanking.
Lo dico in trasparenza: non prendo soldi da Qonto (semmai ce li metto, visto che sono correntista). Quando l’ho proposto l’idea è piaciuta, e mi hanno dato un codice sconto per chi volesse provarlo: con ECOSYSTEMX3 si apre un conto gratis per 3 mesi.
Questa Caipiroska parla di soldi, di microcopy usabili, di tecnologia.
Buona lettura.
Storie di soldi e mcirocopy: apriamo un conto online Qonto
(di Fabiola Noris)
Il denaro: argomento sensibile da molti punti di vista.
Oggi lo affronteremo mettendoci nei panni di chi vuole aprire un conto corrente business online. Ci affideremo nelle mani del team di UX Writer di Qonto per vedere come hanno gestito i microcopy, mentre come utente, ci sarò io Fabiola Noris, una libera professionista che un paio di anni fa è stata vittima di una truffa tramite app bancaria.
Va da sé che ho un livello di diffidenza molto alto verso il sistema bancario in generale e il radar ben attivo quando si parla di dati sensibili.
Date le premesse, iniziamo.
Un po’ di sano browsing
In Homepage mi accoglie una scritta che ha tutta l’aria di essere l’obiettivo di Qonto: Il conto business che semplifica la quotidianità bancaria.
C’è questa espressione quotidianità bancaria che viene utilizzata più volte in varie pagine del sito e che si instilla nella mente dell’utente: quotidianità ad indicare un’azione ripetuta giornalmente, abitudinariamente. Qonto abbatte le difficoltà di questa quotidianità, che s’ha da fare, fornendo mezzi sicuri, veloci e semplici da utilizzare con pochi clic.
Scrollando fino alla fine della Homepage si trova una chiamata all’azione che fa leva su un insight che chiunque abbia un’attività deve fronteggiare: la perdita di tempo legata al lato amministrativo della faccenda.
“Il tempo è denaro”, chi non ha sentito questa frase, Qonto però non la usa, ma spiega concretamente quali sono i benefici che mette in azione.
Il filo rosso dunque che attraversa il sito di Qonto, la sua proposta di valore, consiste nel “semplificare l’attività bancaria quotidiana per farti risparmiare tempo e poterti così concentrare sul tuo business.”
Semplificare, risparmiare, concentrare: tutti verbi ad alto tasso di carica positiva, la stessa carica che Qonto dichiara nella sua mission, di voler dare al business dei suoi clienti.
Ma quanto mi costi?
A questo punto torno sulla retta via del mio obiettivo: voglio sapere quanto mi costerebbe aprire un conto per libera professionista su Qonto. Seleziono dal menù Tariffe per i professionisti.
Di default mi appaiono i tre piani con le tariffe mensili ma è possibile selezionare velocemente la proposta annuale. Interessante notare che sotto il bottone è presente un microcopy per avere a colpo d’occhio il risparmio che si ha con la tariffa annuale rispetto alla mensile: del 20%.
Le tre opzioni sono chiare, immediate e semplici da consultare, permettono un confronto veloce e anche un approfondimento. Cliccando su ciascuna voce infatti è possibile avere ulteriori informazioni e c’è la possibilità di confrontare i tre piani.
È ora: apro il Qonto.
Giunti a questo punto mi decido: apro un conto professionale con Qonto per liberi professionisti.
Dal menù seleziono Professionista.
Cerco il bottone per aprire il conto, ma non lo trovo.
Torno in Homepage e anche qua ci sono varie opzioni tra cui Accedi, Provalo gratis e Iniziamo.
Dato che sono decisa ad aprire il conto, non ho interesse a fare la prova gratis, vorrei andare subito dritta al punto. Cerco quindi un pulsante Apri il conto, ma non lo trovo.
La CTA Iniziamo mi risuona troppo generica seppur il suo scopo sia quello di inglobare le tre categorie (professionisti, società, associazioni). La scelta di CTA più mirate e ritagliate a misura di utente, quindi nel mio caso Apri il tuo Qonto da professionista, avrebbe avuto un effetto più preciso e mirato, riducendo così anche i tempi di perlustrazione per la ricerca del tasto.
Clicco allora sul tasto Iniziamo e in effetti iniziamo con una serie di domande sulla mia attività.
Per ogni domanda una schermata: si passa da Dov’è domiciliata la tua attività? a Di che tipo di attività si tratta? per proseguire con registrazione dell’account Scegli come registrarti a Qonto, Conferma il tuo indirizzo email e Crea la tua password.
Good times
“La chiarezza parte dall’ordine e termina col vocabolario”.
Valentina Di Michele, Content Experience Manager e madrina dello UX Content in Italia
Qual è l'importanza di un copy quando parliamo di metriche di conversione e impatto sul business?
Giovedì 30 novembre alle 17 Valentina Di Michele e Alessandro Caliandro, Head of UX in UNGUESS, condividono insights e best practices per misurare e massimizzare l'impatto del tuo copy sull'esperienza utente e sul tuo business.
Il webinar “Misuriamo le parole!” è gratuito e online.
Come creare un prodotto o servizio in grado di catturare l’attenzione del grande pubblico?
Mercoledì 20 dicembre alle 12 Nir Eyal sarà ospite di Beyond the cover per presentare il modello Hook, un processo in quattro fasi incorporato nei prodotti di molte aziende di successo per incoraggiare il coinvolgimento dei clienti.
L’evento “1-hour with Nir Eyal” è gratuito e online.
La canzone del mese l’ha scelta Giorgia:
Può la nostalgia e malinconia avere un bel ritmo? Un po’ di elettronica con due fratelli leccesi che fanno indie pop da oltre 10 anni ed è ora che tutti li conoscano, perché non esiste solo Calcutta.
Ci leggiamo a dicembre,
Hey ho, let’s go!
Fabiola, Valentina, Giorgia